D. Gregorio de Micillis,

 

Vita di D. Nicolò Capasso

 

 

  in: Opere la maggior parte inedite ora per la prima volta con somma diligenza raccolte, disposte con miglior ordine, e di Note e di Osservazioni arricchite da Carlo Mormile…, Vol I, Napoli MDCCCXI.

 

 

 

“[…] 

 

Don Nicolò Capasso non volle mai far dimora nella casa di FRATTA MAGGIORE da lui comprata parecchi anni prima ove con tutta la famiglia abitava Gio: Battista suo fratello sì perché l’aria di Grumo era molto migliore e sì perchè gli parea di star quivi  con maggiore libertà, e goder più da vicino il suo grande amico Niccolò Cirillo, che nell’Autunno so­lea parimente nella sua Patria passare i giorni di villeggiatura

 

[…]

 

Ma quantunque colà ei menasse i più felici giorni di sua vita per quanto lo permettevano 1’età ed i malanni della salute…Ai ma­lori del corpo si aggiunge anche l’afflizione dello spirito, avendo intanto in questo tempo e nello stesso anno (1736) fatto perdita dei suoi fratelli il P. Domenico Gesuita e Gio. Batista

 

[…]

   Vero è che dì quest’ultimo Giambattista ne sentì più viva la mancanza sì perché la cura ed il governo di guella Famiglia rimasta senza capo, ve­niva a cadere sopra di sé e sì ancora per­ché l’amava più come suo figliuolo che come fratello

 

[…]

 

   Di essi dun­que Niccolò senza frappor molto tempo in mezzo a dar sistema a questa oramai divenuta sua Famiglia, e prima di tutto trovò marito a tre sue Nipoti  e dotolle largamente e richiamati in Napoli presso di sè i maschi Gio: e Francesco (nota) si viveva in loro compagnia e con due sue so­relle Popa ed Orsola, godendosi i frutti delle sue onorate fatiche

 

[…]

 

   Il Capasso abitava al cominciare del vicoletto dei Gerolomini o sia dei PP. dell’Oratorio

 

 […]

 

 

(nota) Questi due fratelli non presero mai moglie onde in persona loro restò spenta questa Famiglia, e l’eredità passò interamente alle sorelle.”